Catalogo Libri |
A000A. ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI: LIBRI IN ITALIANO
Libri
1. Abbamonte A. - R. Villano “La revisione delle piante organiche delle farmacie nella Regione Campania alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali”, patrocinato da Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Federazione Nazionale Farmacisti Titolari, Regione Campania, Amministrazione Provinciale Napoli, Ordine Farmacisti Napoli, Federfarma Napoli, Associazione Giovani Avvocati della Campania, Associazione Giovani Farmacisti Napoli. Monografia, secondo il Dott. Giampiero BRUNELLI della Biblioteca Centrale Giuridica di Roma “che apporta contributi dottrinali e giurisprudenziali nel settore”. Opera di notevole successo, diffusa in svariate istituzioni dello Stato, Università, enti locali e organizzazioni professionali nazionali e locali; (MicroPrint, pp. 72; Napoli, dicembre 1988);
2. R. Villano “Conferenze e documenti fondativi della Fenagifar”, patrocinato da Associazione Giovani Farmacisti Napoli, numero speciale per Italiafarmacia ’90, Agifar, pp. 124, dic. 1989;
3. R. Villano “Attività e documenti Agifar Napoli 1986-90”, patrocinato da Associazione Giovani Farmacisti di Napoli, numero speciale per Italiafarmacia ’90, Ed. Agifar, pag. 106, feb. 1990;
4. R.Villano “Esame, inventario e ripartizione per classifiche secondo l’Istituto Culturale Rotariano dei servizi e dei lavori nella comunità del territorio del Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est”, patrocinata dal Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est e dalla sua Commissione di Azione Interna (Rotary,pp. 74; Torre Annunziata, marzo 1993);
5. R. Villano “Ricostruire i valori, fondare nuove speranze. Archivio 1994-95 Rotary 2100 Italia”, patrocinio Distretto 2100-Italia del Rotary International. Opera originale, vasta e capillare, ufficialmente apprezzata dal District Governor 2100-Italia del Rotary International Prof. Mario Mello (Rotary D.2100-Italia, 2 volumi, pp.786; Paestum, giugno 1995);
6. R. Villano “Verso la società globale dell’informazione”: Analisi settoriale delle principali applicazioni telematiche (Reti di trasmissione, Servizi, Videocomunicazione, Lavoro, Editoria e giornali elettronici, Televisione, Pubblica amministrazione, Medicina e sanità, Istruzione, Università e Ricerca, Commercio, Giochi, Turismo, Trasporti, Agricoltura, Sistema produttivo e finanziario, Ambiente, Beni culturali e arte, Archivio); Analisi settoriale dei problemi tecnici di applicazione e/o sviluppo delle tecnologie informatiche (Televisione, Aziende e industria, Lavoro, Credito e finanza, Borsa, Posta, Commercio, Medicina e sanità, Arte e beni culturali, Editoria e giornalismo, Pubblica amministrazione, Territorio, Istruzione, Archivi e banche dati); Sicurezza e reati informatici: problemi tecnici, giuridici e normativi (Sicurezza, Tutela dei dati personali, Crimini nel cyberspazio, Duplicazione abusiva di software, Tutela del diritto d’autore); Problematiche ed azioni politiche; Politica, attività e problematiche delle imprese del settore informatico (Contenuti, Packaging, Reti di trasmissione, Infrastrutture di manipolazione, Terminali, Chip, Hardware, Realtà virtuale, Aziende informatiche); Stime di mercato (Informatica, Internet, Multimedialità, Realtà virtuale, Telecomunicazioni); Aspetti filosofici, morali ed esistenziali; Impatto spaziale - Problemi urbanistici; Impatto sociale; Conclusioni. Dalla presentazione: “Lunga e non lieve fatica in cui l’autore con grande umiltà, per mero spirito di servizio e non certo per ambizioni accademiche, assume la parte e l’ufficio di mediatore tra una materia intrinsecamente complessa e in rapida evoluzione e la gran massa di coloro che, in numero e in misura crescenti, son destinati a fare i conti con essa, anche se non per loro scelta. Il discorso sull’attuale società dell’informazione è tanto diffuso, che rischia di apparire un luogo comune. Ma proprio il fatto di essere comune comporta la necessità che se ne conoscano, sia pure a grandi linee ma non superficialmente, contenuti metodi e finalità non con la pretesa di dominare il nuovo universo disciplinare ma con il legittimo desiderio di non esserne dominati e manipolati. La nuova realtà creata dalla scienza informatica ed elettronica ha profondamente mutato, abbreviandole fin quasi a cancellarle, le tradizionali coordinate spaziali e temporali dell’umano agire e comunicare, costringendo anche mentalità e abitudini a rapidi processi di adattamento. Quando gli adattamenti ci sono stati (con o senza traumi conta poco), si son ritrovati enormemente accresciuti i poteri di ciascun individuo di mettersi in relazione con gli altri e quindi di moltiplicare, attraverso lo scambio di informazioni, le occasioni e le modalità della crescita globale della personalità. Quando, invece, gli adattamenti non sono stati neppure tentati o, se avviati, non hanno creato le sperate abilità, s’è avvertita una progressiva emarginazione dal flusso delle informazioni e s’è instaurata la non felice condizione di dover utilizzare informazioni manipolate da altri o comunque di seconda mano. Ecco perché non è più possibile scegliere tra l’adesione alla nuova realtà e il rifiuto di essa. Nella società dell’informazione ci siamo già e, ci piaccia o no, l’unica libertà di scelta che rimane è tra il rassegnarsi a subirla o il prepararsi a guidarla. E l’uomo, se non vuole abdicare alla propria dignità, non può non provvedere in tempo alla propria libertà con lo scegliere la seconda ipotesi. È davvero un Giano bifronte quello che sfida l’uomo contemporaneo a scelte difficili e irrevocabili: esso promette e fa intravvedere un gran bene, ma contiene anche, occulte, le insidie di un gran male. Ancora una volta, come all’inizio della storia, l’uomo deve vivere e risolvere dentro di sé l’eterno dramma della scelta. Ma in ogni caso la via resta sempre una: quella della conoscenza. Per accettare o per respingere. L’autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la trasformazione in atto della società. Al contrario: li fa suoi, quei problemi, e, pur con le debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva di cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. Il cap. VII, in particolare, contiene una diligente e accurata disamina del pensiero filosofico contemporaneo nel suo misurarsi con la tecnologia informatica e con i problemi ch’essa pone alla perplessa intelligenza e all’ancor più perplessa sensibilità degli uomini. Sembra proprio che l’intera civiltà occidentale, di plurimillenaria durata, sia giunta ad una svolta decisiva del suo cammino: la macchina, che pur è frutto dell’umano pensiero, ne incrementa ed amplifica le potenzialità in misura incredibile e imprevedibile, ma restano molto difformi da essa i ritmi con cui le masse degli uomini si adeguano alle nuove possibilità operative. È come se l’immensa eredità della storia dell’umana intelligenza e ricerca oggi costituisse una remora o un gravame per l’uomo dannato al cambiamento: questo c’è sempre stato, ma, per i ritmi che ne scandivano il processo, è stato sempre agevolmente “metabolizzato” dall’uomo. Oggi è l’incalzante rapidità dei processi innovativi che mette a nudo la lentezza dell’adeguamento dell’uomo e della sua struttura psichica e mentale. Ed è proprio lì, nello scarto tra le due velocità, che si annida il rischio: la liberazione dalla ripetitività meccanica di certe operazioni, offerta dalla macchina, potrebbe tramutarsi in un forma sconosciuta di asservimento delle masse. Da parte di chi? e a vantaggio di chi? Se a questo punto della riflessione interviene l’inevitabile avvertimento di tener sempre l’uomo come fine, ecco che ammonitore si leva il passato con tutto il fascino dei valori ch’esso ha creati e consegnati alla nostra coscienza e alla nostra responsabilità. Il cammino verso il nuovo è inarrestabile. L’augurio è che l’uomo sappia percorrerlo con saggezza, con coraggio e con umiltà, traghettando sempre nei nuovi approdi l’eredità delle passate generazioni, in virtù della quale egli può ancora riconoscersi e dirsi uomo. La riflessione dell’autore su tutta quest’area problematica dura da alcuni anni, nel corso dei quali egli ne ha fatto partecipi gli amici rotariani del suo club con la generosità di chi mette a vantaggio degli altri la propria fatica e con l’umiltà di chi sente il proprio dono inadeguato al sentimento che lo muove e lo accompagna. Alcune tappe di questo fecondo e costante rapporto della silenziosa operosità del singolo con la vita del gruppo sono state contrassegnate da concrete proposte di notevole utilità e rilevanza sociale: ricordo le validissime indicazioni sull’organizzazione del servizio sanitario e dell’assistenza agli anziani, sull’orientamento dei giovani nella scelta degli studi universitari e nella ricerca del lavoro nonché le preziose applicazioni della razionalità informatica alla sistemazione dell’archivio del Distretto 2100 del R.I. Di tutta l’esperienza acquisita e della conoscenza accumulata nell’itinerario degli ultimi anni quest’opera rappresenta la “summa”, della quale non saprei se apprezzare di più l’ampiezza della materia trattata o lo sforzo di renderla accessibile alla comprensione di persone sfornite di competenza specifica ma dotate di buona volontà, quali son certamente i Rotariani. A me, che ho avuto più volte l’occasione di apprezzare la serietà dell’impegno professionale e civile dell’autore, piace concludere questa presentazione col notare ch’egli, nel delineare l’avvento del nuovo universalismo tecnologico come versione contemporanea degli universalismi classici (cristiano, umanistico, razionalistico), ha saputo far sua la pedagogia rotariana dell’uomo come fine”. Con un imponente apparato di oltre 600 documenti e fonti bibliografiche/audiovisive; patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del District Governor designato 2100-Italia del Rotary International Prof. Antonio Carosella. Apprezzato anche dal Board internazionale di Evanston e dal Branch Office di Zurigo per l’Europa e l’Africa; apprezzato da numerose istituzioni e Accademie, tra cui l’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (Eidos, pp. 194; Torre Annunziata, maggio 1996);
7. R. Villano “Più amici per servire meglio. Archivio Distrettuale Rotary 2100 Italia 1996-97” (patrocinio Distretto Rotary International, RI, 3 volumi, pp. 818; Cosenza, giugno 1997);
8. R. Villano “Dieci anni”- Storia e attività del Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est (patrocinato dallo stesso Club, Ed. A.C.M., pp. 226; Torre Annunziata, giugno 1998);
9. A. Acanfora - O. Ciampa - G. Tuorto - R. Villano “Viaggio nella minorità tra età negata ed età incompiuta” Atti del Seminario di Studio Rotary del 4 maggio 1996 (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est , Ed. A.C.M., pp. 114; Pompei, giugno 1998);
10. R. Villano “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro”, patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est e sua Commissione di Azione Professionale (ACM, pp. 210; Pompei, dic 1998);
11. R. Villano “Struttura e funzioni dell’Archivio Distrettuale” (patrocinato dal Distretto 2100-Italia Rotary International e presentato dal Governatore Antonio Carosella al Congresso Distrettuale Rotary a. r. 1998 - 99 alla presenza della CEO dell’Ufficio Collaterale Rotary International di Zurigo per l’Europa e l’Africa Dr.ssa Olympia Branca Masa, Ed. Eidos, pp. 162; Sorrento, maggio 1999);
12. R. Villano “L’azione del Rotary nelle regioni meridionali del Distretto 2100-Italia” (patrocinato dal Distretto 2100 R. I., Ed. Eidos, pag. 16; Castellammare di Stabia, luglio 1999);
13. R. Villano “Manuale sanitario per la terza età”, patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est. Opera largamente apprezzata e di grande popolarità (Eidos, pp. 114; Pompei, settembre 2000);
14. R. Villano “Il Rotary International nell’area oplontina e vesuviana orientale” patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est (Eidos, pp. 84; Pompei, dicembre 2000);
15. R. Villano “Celebrazione rotariana della Giornata della Famiglia” - Atti Convegno Rotary del 3 febbraio 2001, patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est (Eidos, p. 58; Pompei, marzo 2001);
16. R. Villano “Il Rotary per l’Uomo”, patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est (Eidos, pag. 280, Pompei, giu 2001; 2^ Ed., pp. 320, ott 2001);
17. R. Villano “The Rotarian. Conferenze rotariane 1990-2001” , patrocinio Rotary International Distretto 2100-Italia (Chiron, pp. 106, Pompei, mag. 2002; 1^ Rist., ISBN 978-88-904235-12, luglio 2009);
18. R. Villano “La gestione della sicurezza in Farmacia” con presentazione del Dr. Piero Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso le Nazioni Unite. Opera apprezzata dal Capo dello Stato e da numerose autorità e istituzioni tecniche, scientifiche, giuridiche e professionali. Avvalendosi di un’ottica senza precedenti, la materia della sicurezza viene trasformata da fonte di preoccupazioni e di costi, spesso considerati superflui e senza ritorno, in un sostegno fondamentale della validità e dell’efficienza professionali. L’argomento della sicurezza si snoda dalla definizione di ruoli, obblighi e responsabilità individuali, per esempio quelli titolare, dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione, e di prevenzione incendio. Non manca un supporto legislativo, con il richiamo alle informative e agli articoli dei decreti di legge che interessano l’argomento preso in esame. Vengono poi affrontati numerosi altri aspetti quali. Ogni rischio è valutato con attenzione, identificandone i vari elementi e programmando e attuando le misure di prevenzione. Non si tralascia l’attenzione per la sistemazione e l’allestimento dei laboratori farmaceutici, il sistema di controllo alimentare aziendale, lo smaltimento dei rifiuti e dei medicinali scaduti, la tutela della privacy, e la farmacovigilanza. Il volume è corredato di una modulistica e di schede tecniche, che forniscono un valido aiuto nella prevenzione e nella valutazione di eventuali rischi e pericoli, sia che si tratti di tipologie di rifiuti sanitari, che di farmaci tossici, o statistiche di segnalazione. Il presentatore invita tutti coloro che amano la scienza e la sua divulgazione in abiti sobri e raffinatidi unirsi a lui nel ringraziare l’Autore del suo genreroso sforzo teso soltanto all’appagamento di una tensione mentale e spirituale che trova nel sociale la sua prima realizzazione (Small Business, Longobardi Ed., pp. 222, aprile 2004 - presentata al Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Farmacisti Italiani - maggio 2004; Standard Edition, Led Web International, (ISBN) pp. 264, Torino, ottobre 2004 - presentata alla Fiera del Libro di Francoforte - Buchmesse - del 6/10 ottobre 2004);
19. R. Villano “Cenni di arte e storia della Farmacia”, con presentazioni del Prof. Dr. François Ledermann (Presidente dell’International Society for the History of Pharmacy) e del Prof. Antonio Carosella (Critico letterario). Dalla Presentazione di Ledermann: “Il libro presenta una favolosa raccolta riccamente illustrata di dati e di fatti sul passato della professione dai primi tempi fino ad oggi. L’opera offre una presentazione delle idee che attraversano la storia della farmacia ma anche della letteratura farmaceutica e delle legislazioni italiane ed europee, della preparazione dei medicinali nonché del materiale utilizzato per la loro preparazione dagli speziali. Questo vasto affresco dell’Autore è accompagnato da una moltitudine di informazioni pratiche sulle farmacie storiche, sui musei e sulle strutture della storia della farmacia nel Mondo ed in Italia che interessano i molti appassionati di storia della farmacia. Ma, nel contempo, il Dr. Villano efficacemente si indirizza pure all’ampio pubblico dei farmacisti dischiudendo loro una larga via che porta verso la conoscenza storica e culturale della farmacia”. Dalla Presentazione di Carosella: “Non è frequente il caso di persona che, esercitando una professione, senta anche il bisogno di possederne, oltre ai contenuti di cui essa consta e alla logica che la governa, anche la dimensione storica. Quando ciò avviene, significa che le conoscenze specifiche della materia professionale sono lievitate ad esigenze intellettuali più ampie e più articolate, in una parola: sono divenute cultura in senso proprio. Tal è il caso dell’autore, il quale offre un’ulteriore prova della sua inesausta curiosità e del suo impegno professionale con il presente lavoro, frutto, insieme, di accurate ricerche e di passione intellettuale. Era ben nota la sua serietà di ricercatore attento e diligente attraverso altre testimonianze della sua operosità volta a scrutare con acume e a largo raggio la realtà del nostro tempo (penso soprattutto a Verso la Società globale dell’Informazione del 1996); ora quella stessa serietà si ravviva di passione e di umana partecipazione nel ricercare le forme che la sua professione ha assunto nel corso dei secoli attraverso tentativi ed esperimenti che hanno segnato e connotato lo svolgimento della stessa storia culturale dell’umanità. La storia della farmacia, infatti, è sentita e presentata come la lotta che l’umanità ha combattuto contro il male fisico, impegnando, sotto l’urgenza drammatica della sofferenza, la propria fede sia nell’aiuto divino sia nelle risorse del proprio ingegno, talché il racconto avventuroso dei tentativi coronati da successo o smentiti dall’esperienza si identifica con il cammino dell’uomo nella dimensione del tempo alla faticosa conquista della civiltà come lento ma inarrestabile affrancamento dalla soggezione alle forze ostili della natura e come graduale ma anch’esso inarrestabile dominio sulla natura stessa. Di qui il fascino di una ricerca capace di conquistare l’interesse non soltanto degli addetti al lavoro ma anche, e forse soprattutto, di quanti per la prima volta, com’è capitato a me, si affacciano su un orizzonte sconosciuto che si scopre con gradita sorpresa armoniosamente complementare a quello degli studi storici e letterari. Se poi si considera la ricca documentazione relativa alle istituzioni professionali, civili e politiche nonché alla varietà degli oggetti prodotti dall’avanzare storico della scienza farmaceutica, si troverà più ampia e soddisfacente l’utilità della fatica compiuta dal Villano nell’offrire la visione delle numerose testimonianze (libri, disegni, musei, ecc.) del lungo cammino percorso dall’uomo dall’eroica solitudine delle origini alla confortevole assistenza dei moderni valetudinari. Perciò siamo grati all’Autore di averci offerto come frutto della sua fatica la possibilità di arricchire la nostra scarsa conoscenza della lunga e difficile avanzata dell’uomo sulla via del civile progresso con la scoperta di un aspetto delle sue conquiste rimasto fin qui ai margini del comune sapere”. (Longobardi Editore, pp. 266, Napoli, gen 2005; 2^ Edizione, pp. 266, Napoli, mar 2005);
20. R. Villano “Manuale sanitario” (Longobardi Editore, pp. 208, Napoli, aprile 2005; 2^ Ediz., pp. 232, Napoli, giugno 2005);
21. R. Villano “Arte e Storia della Farmacia”, con presentazioni del Prof. Dr. François Ledermann (Presidente dell’International Society for the History of Pharmacy) e del Prof. Antonio Carosella (Critico letterario); vincitore della LXVIII edizione del Premio nazionale per la ricerca scientifica “Massimo Piccinini” (già assegnato agli Storici Conci e Pedrazzini) conferito dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, Ente morale sotto tutela del Ministero dei Beni Artistici e Culturali (Roma, 23 novembre 2006); Dalla Presentazione di Ledermann: “Il libro presenta una favolosa raccolta riccamente illustrata di dati e di fatti sul passato della professione dai primi tempi fino ad oggi. L’opera offre una presentazione delle idee che attraversano la storia della farmacia ma anche della letteratura farmaceutica e delle legislazioni italiane ed europee, della preparazione dei medicinali nonché del materiale utilizzato per la loro preparazione dagli speziali. Questo vasto affresco dell’Autore è accompagnato da una moltitudine di informazioni pratiche sulle farmacie storiche, sui musei e sulle strutture della storia della farmacia nel Mondo ed in Italia che interessano i molti appassionati di storia della farmacia. Ma, nel contempo, il Dr. Villano efficacemente si indirizza pure all’ampio pubblico dei farmacisti dischiudendo loro una larga via che porta verso la conoscenza storica e culturale della farmacia”. Dalla Presentazione di Carosella: “Non è frequente il caso di persona che, esercitando una professione, senta anche il bisogno di possederne, oltre ai contenuti di cui essa consta e alla logica che la governa, anche la dimensione storica. Quando ciò avviene, significa che le conoscenze specifiche della materia professionale sono lievitate ad esigenze intellettuali più ampie e più articolate, in una parola: sono divenute cultura in senso proprio. Tal è il caso dell’autore, il quale offre un’ulteriore prova della sua inesausta curiosità e del suo impegno professionale con il presente lavoro, frutto, insieme, di accurate ricerche e di passione intellettuale. Era ben nota la sua serietà di ricercatore attento e diligente attraverso altre testimonianze della sua operosità volta a scrutare con acume e a largo raggio la realtà del nostro tempo (penso soprattutto a Verso la Società globale dell’Informazione del 1996); ora quella stessa serietà si ravviva di passione e di umana partecipazione nel ricercare le forme che la sua professione ha assunto nel corso dei secoli attraverso tentativi ed esperimenti che hanno segnato e connotato lo svolgimento della stessa storia culturale dell’umanità. La storia della farmacia, infatti, è sentita e presentata come la lotta che l’umanità ha combattuto contro il male fisico, impegnando, sotto l’urgenza drammatica della sofferenza, la propria fede sia nell’aiuto divino sia nelle risorse del proprio ingegno, talché il racconto avventuroso dei tentativi coronati da successo o smentiti dall’esperienza si identifica con il cammino dell’uomo nella dimensione del tempo alla faticosa conquista della civiltà come lento ma inarrestabile affrancamento dalla soggezione alle forze ostili della natura e come graduale ma anch’esso inarrestabile dominio sulla natura stessa. Di qui il fascino di una ricerca capace di conquistare l’interesse non soltanto degli addetti al lavoro ma anche, e forse soprattutto, di quanti per la prima volta, com’è capitato a me, si affacciano su un orizzonte sconosciuto che si scopre con gradita sorpresa armoniosamente complementare a quello degli studi storici e letterari. Se poi si considera la ricca documentazione relativa alle istituzioni professionali, civili e politiche nonché alla varietà degli oggetti prodotti dall’avanzare storico della scienza farmaceutica, si troverà più ampia e soddisfacente l’utilità della fatica compiuta dal Villano nell’offrire la visione delle numerose testimonianze (libri, disegni, musei, ecc.) del lungo cammino percorso dall’uomo dall’eroica solitudine delle origini alla confortevole assistenza dei moderni valetudinari. Perciò siamo grati all’Autore di averci offerto come frutto della sua fatica la possibilità di arricchire la nostra scarsa conoscenza della lunga e difficile avanzata dell’uomo sulla via del civile progresso con la scoperta di un aspetto delle sue conquiste rimasto fin qui ai margini del comune sapere”. Selecta Medica, Serie “I libri per il Farmacista” collana “Storia della Medicina e Cultura Medica” ISBN 88-7332-140-2, cod. 9788873321408, Pavia, pp. 250, marzo 2006; CEA Zanichelli, ISBN 9 788808 187208, Milano, pp. 250, gennaio 2012;
22. R. Villano “La cruna dell’ago: meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica”; vincitore dellaLXV edizione del Premio nazionale Fondazione Elide Stramezzi dell’A.S.A.S.-Mi.B.A.C., conferito in quanto contributo per l’assunzione di “consapevolezza di una elevata cultura di vita per portare avanti con coraggio una professione tesa ai più alti valori umani e cristiani” (Roma, 22 nov 2007); patrocinato da: Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria e Chiron Foundation, Praxys dpt. Dalla presentazione: “L’opera viene a riempire un vuoto nella trattazione italiana in un campo sempre più seguito e, senza dubbio, di grandi prospettive. L’Autore, già foriero di contributi originali, fornisce ora in questo suo volume agli studiosi di scienze farmaceutiche e farmacologia una serie di preziose informazioni e riflessioni. È, perciò, altamente meritoria quest’opera di sviscerare per un folto stuolo di lettori e studiosi della materia i diversi problemi del farmaco e, nello stesso tempo, evidenziare le difficoltà della promozione scientifica per un pubblico già maturo e temprato dalla situazione particolarmente grave, specie per quanto riguarda gli aspetti terapeutici. Questo tema è inquadrato nella giusta fisionomia ed è pieno di prospettive. I capitoli del libro sono pieni di filosofia e la notevole cultura ed umanità dell’Autore emergono qua e là con citazioni classiche mentre la Sua profonda conoscenza dell’argomento gli permette di passare con la stessa proprietà di linguaggio dalla etiopatogenesi alla sociologia. L’auspicio dello Scienziato Tarro è che quest’ottimo libro non solo rechi ausilio all’analisi ed allo studio della farmacogenesi ma favorisca anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, troppo spesso ignara e indifesa di fronte ai problemi della salute. Il Presidente dei Farmacisti italiani Leopardi, dal canto suo, attraversando metaforicamente l’opera, vi trova riflessioni, considerazioni e materiali che illuminano di senso e prospettive altre e alte la professione farmaceutica. Che, una volta di più, è riconoscente all’Autore per il Suo sforzo continuo e concreto finalizzato ad accrescerne contenuti e profondità, in una visione che - correttamente - si preoccupa di andare ben oltre quegli aspetti commerciali purtroppo più immediatamente e banalmente percepibili”. Secondo S.E.R. Card. Cardinale Fiorenzo ANGELINI, Presidente Emerito della Pontificia Pastorale degli Operatori Sanitari della Santa Sede “(…) nell’opera l’autore dà prova di voler portare avanti con coraggio l’azione cristiana o di sostanziale apostolato laico. Si apprezza nel libro una visione della humanitas che, mentre è sensibile alle istanze di una società in continua e vorticosa trasformazione, sa fare nel contempo tesoro del patrimonio ereditato dal passato. (…)”. Il Presidente dei Farmacisti italiani On. Dr. Giacomo LEOPARDI afferma: “(…) ho metaforicamente attraversato la cruna del Tuo ago, trovando riflessioni, considerazioni e materiali che hanno illuminato di senso e prospettive altre e alte la professione farmaceutica. Che, una volta di più, Ti è riconoscente per il Tuo sforzo continuo e concreto finalizzato ad accrescerne contenuti e profondità, in una visione che - correttamente - si preoccupa di andare ben oltre quegli aspetti commerciali purtroppo più immediatamente e banalmente percepibili. Complimenti vivissimi e sinceri: ho davvero apprezzato anche questo Tuo ultimo lavoro e lo segnalerò subito ai giornalisti del periodico federale per un’appropriata recensione. (...) con l’occasione Ti rinnovo il mio sincero plauso per la Tua attività e il Tuo impegno in favore della nostra comune professione. Con tanta cordialità”. (Ed. Effegibi, pag. 365, lug 2007; 2^ ediz. con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Chairman of Committe on Biotechnologies and VirusSphere World Academy Biomedical Tecnologies Wabt dell’Unesco-Parigi e già allievo di Albert B. Sabin e membro Commissione Nazionale di Bioetica (Chiron Foundation, Praxys dpt, Ed. Effegibi, ISBN 978-88-904235-09, LCC BJ 1725, CDD 177 VIL cru 2008, pp. 393, set2008); 3^ ediz. con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro (Chiron, Ed. MBE, ISBN, pp. 398, giu 2009);
23. R. Villano “Report - Raccolta di articoli dal 2005 al 2007” Chiron, pp. 124, gennaio 2008);
24. R. Villano “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano Militare Ordine di Malta” con presentazione di Mons. Prof. Raffaele Ferriero, Penitenziere del Duomo di Napoli e Rettore della Chiesa di San Ferdinando di Napoli; con il patrociniodell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria e di Chiron dpt Hystart. Secondo S.E. Ven. Balì Gran Croce di Giustizia Fra’ Franz VON LOBSTEIN, già Gran Priore di Roma e Membro del Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta, “il libro si distingue per approfondita informazione e scorrevolezza di esposizione”. Apprezzato da numerose Autorità civili, religiose e melitensi, tra cui: il Capo dello Stato, il Santo Padre, S.A.R. il Principe e Gran Maestro del SMOM, vari regnanti d’Europa e Alti Prelati (Digitall, pag. 335, 1^ edizione feb 2008; 2^ ed. Pergamena, mar 2008; 3^ ed., pag. 360, Pergamena, dic 2008; 4^ ed., ISBN 978-88-904235-43, LCC DG 831, CDD 900 VIL tui 2008, pp. 390, Pergamena, ott 2009);
25. R. Villano “Thesaurus Pharmacologicus: medicamenti, rimedi, segreti, strumenti e pratiche speziali”, con il patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; con la presentazione del Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani Dr. Andrea MANDELLI che, tra l’altro, afferma: “redatto con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e la mano sicura del farmacista. Con il merito della divulgazione delle origini della farmacologia, un merito da poco, in un’epoca che tende ad appiattire le discipline scientifiche in una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli. In questo senso, il Thesaurus Pharmacologicus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea” (Ed. Chiron, ISBN978-88-904235-05, pp. 115, giugno 2009);
26. R. Villano “Influenza A/H1N1”, con il patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA). Dalla Presentazione: “Ulteriore contributo sull’influenza che si distingue perché sono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia, riportandone una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. In particolarea, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali del virus A/H1N1. L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione.L’Autore è anche elogiato perché è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di dettagli un’opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia attuale”. (Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009);
27. R. Villano “Biografy & Report. Giulio Tarro: 2007-2008” (profilo dello scienziato, documenti scientifici ed attività socioculturale); opera realizzata a sostegno dell’attività della Fondazione Teresa & Luigi de Beaumont Bonelli per la ricerca sul cancro Onlus, Chiron Edizioni, Praxys dpt, ISBN 9788890423567, pp.260, gennaio 2010);
28. R. Villano “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”, patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; Studiorum University Ruggero II dello Stato della Florida (USA), Jean Monnet Université Europenne, Università Telematica Pegaso, Norman Academy USA-Gambia. Presentazione del Libro (alla presenza del Presidente Emerito del Pontificio Consiglio per la Cultura Card. Paul Poupard e del Direttore dei Servizi del Quirinale Prof. Comm. Tito Lucrezio Rizzo) sotto l’Alto Patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali (MBAC-UDCM Gabinetto 0009440-14/05/2010 Cl. 09.01.00/5491); Presentazioni di: Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta Ecc.mo Fra’ Franz von Lobstein, già Gran Priore di Roma; Past District Governor 2100 Italia del Rotary International e critico letterario Prof. Antonio Carosella; Presidente della Commissione Internazionale dell’UNESCO per le Biotecnologie Prof. Gr. Uff. Giulio Tarro. Saggio di filosofia della storia dal titolo bellissimo e dalle profonde, coerenti e ben articolate riflessioni (secondo lo storico Fra’ Giovanni SCARABELLI). Da quest’originale opera emergono non soltanto solide architravi concettuali per sorreggere l’impalcatura della memoria, per non dimenticare, bensì anche un lavoro letterario che si cimenta nel compimento di un’ulteriore opera altamente civile, putrellando elementi di riflessione di pacificazione sociale, di concorso al ravvivamento del sentimento di coesione nazionale, particolarmente bisognoso d’esser coltivato e diffuso nei tempi attuali, nonché di custodia e protezione delle autentiche radici che, sostanzialmente, riguardano tutto il Paese. Considerando, poi, nell’opera che i fondamenti stessi tra scienza ed etica hanno lasciato segni profondi nella memoria storica sanitaria, benché appaia quasi un paradosso, si evidenzia che il lungo itinerario della medicina nella storia dell’uomo fa avvertire oggi la necessità di un ritorno alla filosofia, per un approfondimento dei valori sia della medicina sperimentale, fino alla dimensione molecolare, sia della complessità dei fenomeni fisiologici e patologici umani e del loro trattamento, sia delle norme etiche di comportamento. In tale ottica, dunque, si evidenzia che l’ethos storico può e, forse, dovrebbe diventare, transitivamente e relativamente a quanto di competenza, un completamento se non un fondamento anche nella preparazione di ogni operatore sanitario di oggi al fine pure di un confronto con un sapere generale che comprenda logica e filosofia. Dalla presentazione del Prof. Antonio CAROSELLA: “l libro, che si compone di due parti ben distinte e pur collegate nell’unità dell’idea di fondo, affronta l’arduo compito di accostare due ambiti disciplinari e scientifici tradizionalmente differenziati sia nell’interna strutturazione che nelle finalità conoscitive: la Storia e l’Informatica. Lo scopo dell’accostamento è di ordine pratico-operativo, che, senza compromettere l’autonomia di entrambe le discipline e senza intaccarne gli statuti né alterarne le interne logiche, dispone le potenzialità dell’una (l’informatica) al servizio dell’altra (la storia) per dilatarne e potenziarne l’ampiezza degli orizzonti conoscitivi e per accrescerne la carica pedagogica. Alla base o alla radice di siffatta operazione, complessa e ardita al tempo stesso, v’è la ferma fiducia che la differenziazione delle “due culture”, tema dominante nella seconda metà del secolo scorso, sia destinata a lasciare il posto ad una auspicata integrazione in un “sapere”, nuovo e antico al tempo stesso, che pare profilarsi all’orizzonte non troppo lontano del tormentato nostro presente. All’attesa, ancora piuttosto smarrita e confusa, di un tale avvento sembra alludere persino il titolo del libro: “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità”, dove l’immagine del tempo che faticosamente scolpisce i propri segni sulla sconfinata lastra dell’eternità non riesce neppure a scalfire, di essa, l’intatto e assorto silenzio. E così si ricompone, per noi uomini, il mistero del rapporto tempo-eternità. Allora: ha un senso il generoso sforzo dell’autore di richiamare la nostra limitata intelligenza di mortali a misurarsi ancora con il problema tempo-eternità, se esso problema è costitutivamente al di sopra delle possibilità intellettive dell’uomo? Certamente. Anzi si direbbe che il senso intimo e globale di tutto l’impegnato e impegnativo discorso che fa il Villano consiste proprio nella consapevolezza del limite e nello sforzo di spostarlo ancora più oltre utilizzando gli strumenti della moderna tecnologia. Ed è in questo sforzo che scienza e storia si ritrovano a collaborare al fine di far crescere l’uomo in conoscenza senza peraltro autorizzarlo al folle volo di Ulisse oltre le colonne d’Ercole della sua finitezza. La lunga e articolata riflessione sulla storia, sul suo senso e sui suoi fini è alimentata e sostenuta da una valida documentazione e da autorevoli riferimenti, ma non è fine a se stessa, perché è volta alla prospettiva, più limitata, dell’arte sanitaria e, più precisamente, della storia della farmacia, di cui l’autore è appassionato cultore. Dall’affermazione dell’opportunità e dell’utilità di conoscere il passato per meglio vivere il presente e per più consapevolmente preparare l’avvenire deriva, come logica conseguenza, l’individuazione dell’informatica come la tecnica che oggi consente di ampliare straordinariamente, di facilitare, arricchire e diffondere i segni e le testimonianze del passato a tutto vantaggio sia dell’arricchimento culturale del presente che della propiziazione d’un più largo orizzonte conoscitivo per il futuro. E con in più i vantaggi offerti dallo strumento informatico, che consente di superare ed eliminare le due grandi difficoltà che hanno fino ad ora limitato le possibilità operative dell’uomo: gli ostacoli del tempo e dello spazio. Non è certo la conquista dell’onnipotenza, che appartiene soltanto a Dio, ma è un gigantesco passo avanti fatto dall’uomo nella graduale ma infaticata marcia di avvicinamento al “gran mare dell’Essere ” supremo. Ed è merito di Raimondo Villano averlo intuito e fatto oggetto della propria ricerca”. Dalla presentazione di S.E. Fra’ FranzVON LOBSTEIN: “Si tratta, in effetti, di un “agile” volumetto (…) che si distingue sia per consultabilità ed eleganza che per le scelte iconografiche, invero raffinatissime. (…) che non sia di inganno l’espressione adottata di “volumetto” giacché il fonema che ci siamo permessi di utilizzare, sia ben chiaro, si riferisce ad un’opera tutt’altro che di esiguo spessore non solo in virtù degli argomenti trattati, in effetti tutti, ma proprio tutti “tosti”, bensì anche per la profondità delle cognizioni e per la meditata attenzione. Per avere una vaga idea in proposito, del resto, appare sufficiente porre mente locale già ai soli titoli dei capitoli della Parte Prima e Seconda, benché vada confessato che per una lettura attenta alcuni di essi presuppongono, se non proprio impongono, un’immediata conoscenza dei relativi testi. (…) Ma cosa che ci sta più a cuore, oltre che come storici, in qualità di membri Professi dei Giovanniti, infine, a proposito delle considerazioni sviluppate sulla sede delle epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternità, desideriamo riservarci di partecipare un ultimo fondamentale rimando all’interessantissimo sintetico precetto di Giovenale che nelle “Satire” (10, 356) ricorda che ‘orandum est ut sit mens sana in corpore sano’: ‘bisogna pregare affinché una mente sana sia in un corpo sano’. Con apprezzamenti ufficiali di numerose autorità civili e religiose, tra cui il Capo dello Stato e il Santo Padre (Ed. Chiron Hystart, ISBN 978-88-90423536, 1^ ed. gen 2010; 1^ rist. feb 2010; 2^ rist. set. 2010; 3^ rist. mar. 2011; 4^ rist. feb. 2012 -pp. 126; 5^ rist. gen. 2013 - pp. 132);
29. R. Villano “Terza e Quarta età. Riflessioni sulla condizione e implicazioni problematiche”: Premesse, Pensionamento e tempo libero, Svago e famiglia, Anziani tra solitudine e desiderio di aggregazione, Uomini e donne in pensione a confronto, Diritti della persona anziana, Anziani tra povertà ed emarginazione, Problematiche di tipo socio-sanitario, L’home care, Le RSA, Importanza della memoria dell’anziano, Conclusione (Testo della conferenza e studio di Scienze umane e sociali per Tecniche Nuove; Chiron, pp.48, marzo 2010);
30. R. Villano “Fondazione T. & L. de Beaumont Bonelli per la ricerca sul cancro. Biografy & Report. Giulio Tarro: 2007-2008” (profilo dello scienziato, documenti scientifici ed attività socioculturale); operarealizzata a sostegno dell’attività della Fondazione Teresa & Luigi de Beaumont Bonelli per la ricerca sul cancro, Chiron, pp. 256, aprile 2010);
31. R. Villano “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov. 2010);
32. R. Villano “Vita, studi, pensiero, opere” (profilo, opere scelte e curricula di Raimondo Villano) - Chiron, ISBN 978-88-97303-07-7, LCC CT 21-9999, CDD 609 VIL vit 2011, pp. 878, Sorrento, gen 2011; Chiron,ISBN 978-88-97303-17-6, LCC CT21-9999, CDD 609 VIL vit 2014, pp. 1348, Napoli, gen 2014;
33. Maria Rosaria Giordano & Raimondo Villano “Nec in arido arescit. Chiron venticinque anni: 1985-2010” - Edizioni Chiron Praxys dpt, ISBN 978-88-904235-81, LCC AS 1-945, CDD 366 VIL nec 2011, pp. 126, Sorrento, gennaio 2011;
34. R. Villano “Report 2 - Raccolta di articoli dal 2008 al 2010” Chiron, pp. 136, gennaio 2011;
35. R. Villano “Antica prezieria di Sulmona”, Chiron, edizione d’arte riccamente illustrata, CDD 615 VIL ant 2011, LCC R 131-687, pp. 52, Napoli, febbraio 2011);
36. R. Villano “Res gestae. Il senso di eccellenza nelle vite di farmacisti non comuni” (sotto l’Alto Patrocinio di: già Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali - Edizioni Chiron Hystart dpt, prima edizione ISBN 978-88-97303-05-3,CDD 920 VIL res 2011, LCCCD 997, pp. 62, Sorrento maggio 2011; seconda edizione ISBN 978-88-97303-05-3,CDD 920 VIL res 2012, LCC CD 997, pp. 76, Sorrento ottobre 2013);
37. R. Villano “Tadeusz Pankiewicz: un Farmacista Giusto tra le Nazioni”, con approfondimenti sul farmacista polacco Pankiewicz, unico non ebreo nel Ghetto di Cracovia durante la Seconda Guerra Mondiale, di cui è testimone ed eroe avendo salvato la vita di decine di ebrei con memorabili gesta. Apprezzato da numerose autorità e istituzioni diplomatiche, accademiche, storiche e professionali italiane e straniere (ISBN 978-88-97303-08-4, CDD 920 VIL tad 2011, LCC CD 997, Chiron, Roma, set 2011, pag. 52; 1^ ristampa ott 2011; 2^ edizione ISBN, CDD 920 VIL tad 2011 2e, LCC CD 997, Chiron, Roma, ott 2011, pp. 58;
38. R. Villano “Pharma. Siti e musei di storia della Farmacia” (sotto l’Alto Patrocinio di: già Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali - Ed. ChironHystart dpt, ISBN 978-88-97303-06-0,CDD 606 VIL pha 2011, LCC AM 1-(501), pp. 48, dicembre 2011);
39. R. Villano “Rudolf Vrba: il farmacologo del Protocollo di Auschwitz” - Edizioni Chiron Hystart dpt, ISBN978-88-97303-10-7, CDD 920 VIL rud 2012, LCC CD 997, pp. 88, gennaio 2012;
40. R. Villano “Logos e teofania nel tempo digitale”; con il Patrocinio della già Pontificia Accademia Tiberina e dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; con presentazione del Rev. Mons.Tomasz Trafny, Responsabile del Dipartimento Scienza e Fede del Pontificio Consiglio della Cultura eDirettore esecutivo del Progetto STOQ - Science, Theology and the Ontological Quest - che, in collaborazione con le sette Università Pontificie Romane (Lateranense, Gregoriana, Regina Apostolorum, San Tommaso - Angelicum, Santa Croce, Salesiana, Urbaniana), è teso a sviluppare il dialogo fra scienza, filosofia e teologia, al fine di confrontare la visione cristiana del mondo, dell’uomo e della società con le molteplici sfide teoretiche, etiche e culturali che nascono dallo sviluppo della scienza ed è diretto a studenti, scienziati, filosofi e teologi e a quanti siano interessati ad approfondire le basi razionali della propria fede o ad approfondire la possibilità di divenire credenti all’inizio del Terzo Millennio. Di fronte all’evidente smarrimento di una società fluttuante, l’uomo contemporaneo sembra essersi stancato delle incertezze e dei relativismi e, sempre più spesso, insegue delle costanti su cui poggiare la propria esistenza. Nasce, quindi, spontaneamente la domanda se esistano ancora punti fermi che permettono di orientarsi con sicurezza e ritrovare la strada per un cammino sereno e, se la risposta è positiva, ci si chiederebbe subito quali siano. L’Autore accetta la non facile sfida di indicarli a partire dall’antica categoria del Logos. Ma l’audacia della scelta non consiste solo nella capacità di indicare un concetto caro a chi si ricollega idealmente all’orizzonte dell’insegnamento biblico, ma anche nell’aver scelto una categoria che, essendo cruciale per la Bibbia, può costituire un riferimento universale per chi, pur non condividendo la stessa eredità di fede, desidera la comprensione della realtà, cioè cerca la verità e vuole seguirla. Il termine logos, infatti, è segnato dall’universalità, considerando che già nell’antichità diventa decisivo al di fuori del cerchio della rivelazione giudeo-cristiana e costituisce un riferimento importante per il nobile pensiero della filosofia greca. In questo libro di Villano, le categorie del Logos, della teofania e del tempo si intrecciano con varia intensità, offrendo una lettura anticonformista dell’uomo contemporaneo e della sua cultura. Nelle pagine che seguono è stato indicato un arduo ma interessante percorso di riflessione che attraversa diversi ambiti e si confronta con varie realtà: da quelle più vicine alla quotidianità come la politica e l’agire sociale a quelle sublimi della metafisica e dell’estetica. Ma, per certi versi, questo libro è anche un compendio della comprensione della cultura nelle sue molteplici espressioni alla luce degli autori classici e del magistero della Chiesa. Perciò, accanto alle riflessioni dell’autore, si potranno trovare anche ampie citazioni di alcuni testi fondamentali a comporre quasi una piccola antologia di riferimento. Un aspetto importante di questo libro è l'attenzione riservata al presente. Il tempo digitale, indicato come una componente essenziale della riflessione. Già a partire dal titolo, il libro nasconde in sé una serie di domande fondamentali. La risposta di Villano è audace e serena. L’Autore non è intimorito dal tempo virtuale, che penetrando nella cultura ne condiziona le basi cambiandole e, non di rado, sconvolgendole. In un contesto socio-culturale in cui gradualmente vengono meno le certezze, e con esse anche la speranza, il tentativo di restituire fiducia offerto da Villano incoraggia e apre insperati laboratori di ricerca. Con apprezzamenti ufficiali di numerosi Alti Prelati (Chiron Praxys, ISBN 978-88-97303-12-1, CDD 215 VIL log 2012, LCC HN30-39, pagg. 260, Prima Edizione febbraio 2012; Prima ristampa: ottobre 2012; Seconda ristampa: dicembre 2012; Terza ristampa: febbraio 2013; Seconda Edizione con Patrocinio Accademia Tiberina e Accademia Europea Relazioni Economiche e Culturali, ISBN978-88-97303-16-9, CDD 215VIL log 2014, LCC HN30-39, pp. XXII + 264, gennaio 2014);
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimeto e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
42. R. Villano “Studio, lavorazione e impiego dei ‘semplici’ a inizio età moderna”, testo integrale della Conferenza tenuta al Convegno Internazionale di Studi “Herbarum olim medicina erat. Le piante in medicina” (Roma, Complesso Monumentale dell’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, Sala Carbonelli, 14 dicembre 2012) a cura di: Società Italiana di Storia della Medicina, Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria con il Patrocinio della Società Internazionale di Storia della Medicina e la Società Italiana di Storia dell’Odontoiatria e la collaborazione di Link Campus University di Roma. Partendo da una sintesi degli elementi culturali e tradizionali che connotano l’inizio dell’epoca moderna, si esaminano i principali ambiti d’interesse della botanica medica: l’evoluzione dei luoghi, dei materiali e delle tecniche di studio; la letteratura scientifica, manualistica e prescrittiva; le dottrine e le tecnologie di trattamento e lavorazione; il rilevante arricchimento del repertorio officinale disponibile per le nuove vie d’importazione; gli impieghi terapeutici essenziali e alcune formulazioni (Ed. Chiron dpt Histart, pp. 78, Roma, gennaio 2013);
43. R. Villano “Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale del Sovrano Militare Ordine di Malta” - Chiron, ISBN 978-88-97303-14-5, CDD 271 VIL asp 2013, LCC BL 1225-2, pp. 302, febbraio 2013;
44. R. Villano “Farmacopee dal Ducato di Napoli al Regno delle Due Sicilie” - Apprezzato lavoro realizzato nell’ambito del Gruppo di Studio sulle Farmacopee dell’International Society for the History of Pharmacy ISHP (Berna, Switzerland) diretto dal Presidente Em. Prof. Dr. François Ledermann e promosso da: Accademia Italiana di Storia della Farmacia (Piacenza, Italia); Istituto di Storia della Farmacia presso l’Università di Berna (Berna, Svizzera); International Society for the History of Pharmacy ISHP (Vienna, Austria). Si passano in rassegna le opere prodotte nel Ducato intorno al X secolo e poi nel Regno svevo, antesignane della farmacopea; facendo una ricognizione sulle evoluzioni nazionali inferenti in aree partenopee nei secoli immediatamente successivi, si giunge ad una selezione delle principali opere edite nel Regno dal XVI al XIX secolo, distinguendole per città di pubblicazione (Catania, Messina, Palermo, Napoli) e prevalente uso e descrivendone per successione diacronica crescente analiticamente i contenuti e le caratteristiche. Vengono, poi, citate le opere annoverabili come farmacopee non ufficiali, di cui si descrivono in dettaglio la struttura le peculiarità della più importante. Si citano, infine, le maggiori opere partenopee prodotte nelle epoche sia pre-unitaria e che unitaria italiane soffermandosi sulla loro contestualizzazione nello scenario nazionale ed approfondendo il contesto delle prevalenti problematiche socio-politiche e tecniche di tali periodi. (Chiron, CDD 615 VIL far 2013, LCC DG 831, pp. 38, aprile 2013);
45. R. Villano “Riflessioni e talune implicazioni sulle strutture dell’essere cristiano nell’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger” - Lavoro realizzato nell’ambito del Seminario teologico di Lettura (corrispondente a 3 crediti universitari CFU/ECTS) su “Strutture dell’essere cristiano” di Joseph Ratzinger tenutosi a Città del Vaticano, presso la Cattedra Teologia del Popolo di Dio della Pontificia Università Lateranense, Aula 310, dal 13 feb al 15 mag 2013 sotto la guida del Direttore Prof. Rev. AchimBUCKENMAIER (Allievo del Prof. Joseph Ratzinger, Docente di dogmatica, Direttore della Cattedra per la Teologia del Popolo di Dio presso l’Università Lateranense, Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e della Congregazione per la dottrina della Fede) e con la collaborazione del Prof. Rev. Ludwig WEIMER (Docente di dogmatica e Vice-Direttore della Cattedra; abilitato nel 1981 alla libera docenza in teologia dogmatica dal Prof. Joseph Ratzinger a Ratisbona) - Chiron, CDD 230 VIL rif 2013, LCC BX1746-1755, pp. 82, maggio 2013;
46. R. Villano “Elementi di sicurezza e qualità farmaceutica dal ‘secolo breve’ a oggi”, Atti della conferenza tenuta al Congresso nazionale dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia A.I.S.F. presso la Fondazione del Museo Storico di Trento nella Sessione mattutina - Comunicazioni a tema libero - dell’8 giugno 2013 (Galleria bianca di Piedicastello, con il patrocinio di: Fondazione Museo Storico di Trento, Federazione Ordini Farmacisti It
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